Avevo mezz'oretta libera e vi ho preparato 'sto pippone dedicato a SasĂ e Cristina.
Chiedo scusa sin d'ora se risulterĂ prolisso o noioso.
Grazie per l'attenzione
Vogliamo parlare dello spinning...quale miglior posto del post di SasĂ ?
Qual'è la prima domanda che sostiene ogni attività umana?: semplice, direte voi, l'OBIETTIVO!
Giusto: posto l’obiettivo ci si industria per raggiungerlo!
Entriamo un pò di più nello specifico, la domanda diventa: voglio allenarmi, cioè portare il mio corpo ad un livello generale di resistenza, potenza ecc., mai avuto prima o tenermi in allenamento, cioè ripristinare, secondo la stagione, quelle carateristiche massimali che già possiedo?
La risposta è già uno spartiacque fondamentale per l’uso di metodi e tabelle di allenamento.
Stabilito ciò bisogna rispondere ad un’altra domanda, forse, ancora più difficile: “Qual'è l'obiettivo SPECIFICO del nostro allenamento?
Anche qui senza una chiara idea iniziale si va a "dentoni nel buio", come dice Guzzanti.
Vabbè, direte voi, cosa c'entra lo spinning?Posto che esistono un’insieme di caratteristiche anche molto diverse tra loro che possono essere allenate o tenute in allenamento. vi siete chiesti cosa allena, ma, soprattutto,
cosa NON allena, lo spinning.Tutti diranno che lo spinning è un ottimo allenamento sotto l'aspetto cardiovascolare.
Alcuni ne avranno fatto un compagno per le sfr, altri ancora ci saltelleranno su e giĂą per migliorare tono e resistenza muscolare del tricipite femorale.
Giustissimo.
Da nessuna parte,però, ho trovato citata quella che, secondo me, è la peggiore caratteristica della spinbike:
DISEDUCA i meccanismi propriocettivi tipici della pedalata.Come sappiamo i meccanismi propriocettivi sono dei condizionamenti automatici posti ad un livello piĂą basso di quelli cerebrali.
In tali meccanismi il cervello interviene solo per variare alcuni parametri di utilizzo delle masse muscolari.
L’esempio classico del meccanismo propriocettivo è quello della camminata: chi, passeggiando, pensa di camminare? I muscoli interessati dal gesto atletico “camminata” sono controllati per l’attivazione, la disattivazione e l’interazione dal sottosistema propriocettivo che ha, nel tempo, con la ripetizione del gesto, memorizzato le singole azioni elementari.
Quando interviene il cervello?
Solo quando si tratta di fermarsi, ripartire, accelerare o decelerare.
Dov’è l’importanza:
il cervello consuma tantissime energie e comunque pensare il movimento abbassa inesorabilmente la velocitĂ di esecuzione in termini di coordinazione.
Tutto ciò ovviamente interessa chi è convinto che l’agilità è la prima regola per il minimo consumo di energie a parità di potenza espressa (potenza che, non a caso, è il prodotto della Forza per la Velocità ).
Dove troviamo la massima efficienza della pedalata? Nella famosissima
pedalata rotonda, direte voi.
Perfetto.
Cosa rende una pedalata rotonda? L’attivazione dei muscoli agonisti (con contemporanea disattivazione di quelli antagonisti) in numero e proporzione di potenza tali da riflettere la posizione istantanea della pedivella.
Quindi TUTTI i muscoli interessati verranno chiamati ad esprimere ciclicamente il loro potenziale di forza: nessuno escluso.
Da qui nasce la necessitĂ di capire che gamba e coscia non sono fatti solo di muscoli femorali e tricipite surale (il polpaccio).
Nella pedalata rotonda ho la necessitĂ di rafforzare ogni singolo muscolo della gamba e memorizzare il gesto in un meccanismo propriocettivo che lo renda fluido e naturale, per quanto possibile, anche sotto sforzo.
Che fa la spinbike?
L’opposto!Essendo dotata di un volano, immagazzina l’energia durante l’azione dei muscoli principali per restituirla in quelli che per semplicità chiameremo punti morti.
Ciò inibisce sia l’azione dei muscoli complementari sia la loro capacità di inserirsi in un meccanismo propriocettivo.
Risultato: scendendo dalla spinbike, poco o niente delle 120 pedalate al minuto di cui vi beavate appena la sera prima, vi resteranno sulla bici da corsa dove non c’è volano ad aiutare i muscoli secondari, ovviamente poco allenati, e non vi resterà altro da fare che saltellare sulla sella o indurire il rapporto, e menare sui pedali. (tallone basso, mi raccomando)