Dal sito
http://www.yamaha.com (sezione motori/news) riporto testualmente, con dispiacere, la seguente notizia:
"La Yamaha corp. ha deciso di intentare causa nei confronti di un cittadino italiano, tale Massimo Bernardini, per concorrenza sleale.
I motivi dell'instaurando contenzioso consistono nel fatto che il precitato soggetto ha l'abitudine di percorrere in bicicletta le strade d'Italia (in particolar modo nella regione Lazio) con la scritta T-Max sulla schiena.
Tale ultima circostanza non sarebbe di per sé rilevante se essa non venisse accompagnata dal fatto che il soggetto in questione corre come una moto e quindi ingenera confusione nei consumatori i quali non riescono più a distinguere con esattezza quale sia l'originale scooter Yamaha T-Max 500 cc.
Da una statistica elaborata dai nostri concessionari in terittorio itaiano per i primi tre mesi dell'anno 2009, risulta, infatti, che il 22% degli acquirenti uno scooter Yamaha T-Max ha riportato il mezzo indietro chiedendo l'annullamento del contratto sulla base della seguente motivazione: "voglio quello giallo e verde, 'ché corre di più!".
Gli altri consumatori che hanno già sottoscritto la proposta d'acquisto ma non hanno ancora ritirato il mezzo in questione non sanno più che pesci prendere e pare, comunque, che si stiano organizzando per una class action nei confronti della nostra azienda.
Da quanto sopra, deriva, evidentemente, la necessità di una ferma e rapida azione legale a tutela del nostro marchio e, di fatto, anche a tutela dei consumatori per i loro futuri acquisti.
Vi daremo conto dell'esito del contenzioso sul nostro sito
http://www.yamaha.com (sezione motori/news)"