La tappa a modo mio
Un cielo nuvoloso e un vento freddo da Nord-Est aprivano alle sette di mattina una delle più belle giornate da quando, nell’aprile del 2008, ho iniziato questo sport.
Puntualissimi, come si conviene ad un gruppo serio e disciplinato, arrivavano a Ladispoli:
- randoM (che levataccia!!!: s’è alzato alle sei.),
- Paolo e Cristina che ormai, conoscendo il parcheggio come le loro tasche, arrivano in derapata,
- il Prof e Nazzareno,
- i quattro dell’apocalisse (Max, Nik, Roby e Aramis) direttamente da Castelnuovo in bici nonostante le 4 ore di salite del giorno prima,
- Vinicio e Gilberto da Ladispoli
- Max Ws dal camper sotto casa , dopo la pizzata della sera prima con Biciclista, Lady Piera e Giusy
Partenza puntuale e subito arrivavano con 15 min di anticipo Gira e Morbido, il primo da Manziana, il secondo direttamente da Bassano Romano in bici: il vento a favore, l'allenamento del Gira, la discesa del Sasso e la verve di Morbido avevano fatto il resto.
Col passare dei minuti il tempo migliorava, si arrivava, via Aurelia, a Santa severa in souplesse, poi a dx per Tolfa con un po’ di vento contro, mitigato dalle morbide curve della salita dei Rimissini.
Qui ognuno saliva del proprio passo e delle proprie intenzioni, quindi anche Nik che alla curva del quarto km, padellon padellone si involava seguito a ruota da Morbido che da quando ha comprato il mitico rullo tacxflow 1680 è diventato un sado-masochista della bici ( della serie menatemi, menatemi, che mi piace).
Pochi km e lo vediamo tornare indietro, orecchie basse verso gli amici…
Un piacere vedere il Prof leggero e agile che saliva di ottimo passo, il Gira che non strafava, Roby e Aramis stoici nonostante la fatica di “sopportare” il duo MaxNik nelle loro scorribande, Alex, tornanti tornanti impegnato a far vedere gli sponsor alle mucche e ai cavalli bordo strada, Cipollina che teneva una buona andatura, "tanto fino a Tolfa sono solo cavalcavia", Max, Paolo e Cristina in fondo al gruppo,immaginati a creare strategie per la prossima granfondo.
In mezzo Vinicio e Gilberto, contento il primo di trovare qualcuno più padellone di lui e Gilberto qualcuno più lento…
Al km 12,5 il raggruppamento di gruppo non riusciva a puntino, ma la bellezza della strada e del paesaggio confondeva sensi e percezioni e ognuno caracollava fra salite e discese per conto suo.
5 km di discesa tra curve e controcurve da fare senza smettere di pedalare, portavano me e Cipollina all’imbocco dei 5 km di salita finale per Tolfa con un buon vantaggio su un gruppetto di lumaconi che veniva gestito fin quasi alla piazza del paese.
Qui grande sosta, caciara al bar, foto in piazza e show del gruppo, che nel frattempo veniva raggiunto in quota da un grande Biciclista con moglie al seguito capace di un recupero prodigioso, complice la Ford Focus.
Un siparietto che mi venderò presso i ciclisti di Ladispoli, alcuni dei quali vi assistevano sorpresi non senza una punta d'invidia, nei prossimi giorni al negozio di Furbizio come esempio di comunione di quei valori ciclistici, ma soprattutto umani che ci contraddistinguono.
Da lì in picchiata per sei km verso Manziana e poi immersi nel verde fra salite e spianate dove i valori, e le stanchezze pregresse, venivano fuori, con randoM che s’involava solo soletto, il Prof che seguiva, Morbido che scalpitava e veniva suonato pure dal Prof, Nik e chi l’ha visto, i carbonari (Max, Cri, Paolo) dietro a pianificare sfraceli alla Sagrantino, Roby e Aramis dalla ferrea volontà d’andare avanti nonostante le continue salite che sicuramente ripensavano alla loro amicizia col dioscuro di Castelnuovo.
A Manziana, in orario il Gira ripartiva in macchina per casetta sua e tutti gli altri ad aspettare al semaforo.
Qui si materializzava Juri, una ragazzetto niente male, occhi azzurri, sguardo da “ti risveglio l’istinto materno”, dialetto morbido del nord e fisico che fa il paio con una bici che sembra un’astronave.
Da lì in discesa sino al Sambuco, km 10 della strada per il sasso, dove randoM, complice il poco controllo del gruppo sicuramente più svogliato del solito, riseccava tutti e tagliava il traguardo davanti ad un Prof che se la sarà segnata sicuramente.
Foto di gruppo nella bellissima piazza del borgo del Sasso e giù in picchiata fin sull’aurelia con Cristina che, già attaccata ai 60 all’ora in pianura di Juri, lanciava gridolini di piacere.
Sull’aurelia, complice la stanchezza, neanche un domatore di leoni sarebbe riuscito ad compattare il gruppo e si caracollava a gruppetti sino a Cerenova.
Da qui si arrivava al mare di Ladispoli con l’ennesima foto di gruppo: Nik stracotto, disperatamente appoggiato allo sterzo, implorava casa e letto ormai preso da mal di testa e inappetenza. 450 km in 4 giorni forse sono un po troppi.
Infine a casa per assaggiare le focacce e compagnia ed a seguire al ristorante sul mare dove alcuni impavidi affrontavano l'erta finale a tavola: all'arrivo Cipollina straccia tutti, complice anche il troppo vinello che fa sbagliare percorso al Biciclista buon secondo.
Siparietto in gelateria dove Max si riprende i gradi da generale con il solito mega gelato multigusto.
Che giornata: ringrazio veramente tutti gli intervenuti per la compagnia e l’amicizia.
La mia Giusy campione di pazienza (aho, tocca inventasse qualcosa a Corvara...).
Mi prenoto per una nuova tappa sociale di cui ho giĂ in mente il percorso.
La chiameremo "SCALATOLFA": Simpatici astenersi !!!