La splendida giornata assolata, nonostante un pò di vento che, democraticamente, consigliava gli ingarellatori a più miti pensieri sono stati degni del gruppetto.
Tre Teamax, Paolo, Cristina e il sottoscritto, un Fink , Biciclista,dal cuore più verde che si può, un Pedalando, Morbido che oggi era più duro di un sasso e un'antipatico cane sciolto: il nostro Vinicio, si , quello che parte col 53 dalla rampa del garage.
Otto in punto si parte da Ladispoli raccogliendo nel giro di quattro chilometri i puntualissimi Biciclista e Morbido.
Primi 15 km col vento a ore 10 ammirando il mostro nero opaco di Paolo (con la stessa quantità di materiale ci hanno fatto due bici di Cristina) col campy super record 2011 anche lui tutto nero con le cifre 11 in rosso,
S.Severa, a destra per tolfa altri 4 km in compagnia col vento adesso a ore 2 (e chi lo capisce?), poi iniziano gli 8 km di salita fino ai Rimissini e lì nun s'è più capito niente: chi accelerava, chi come un francobollo si stampava sul carro posteriore, cristina come una "chiattilla" sempre appresso al più veloce
: sembrava d'essere a Talocci
.
In cima il raggruppamento per altri 6 km di pianura/discesa e altri 5 km di salita duretta con la solita musica: meno male che ieri avevo fatto solo mezzo allenamento...
Entriamo a Tolfa senza fermarci e poi a sinistra per La Bianca: Cima Coppi di giornata con la sua splendida chiesa nel punto più alto.
A seguire Allumiere, si attraversa la piazza principale e si scende dal lato cimitero (verso Viterbo) per un canalone pieno di giardini e piccole case di campagna che in estate è uno strazio attraversare: c'è un barbecue ogni trecento metri!
In tutto 6 km per 400 mt di dislivello fino all'agriturismo "La Farnesiana" dove per venti euro (mi pare) ti rimandano indietro ingrassato di due chili.
C'è anche una chiesetta in bellavista dove il biciclista, vista la salita che gli toccava al ritorno, aveva deciso di lasciare le ultime volontà : la strada sterrata lo ha fatto desistere, ma morbido giura di averle sentite ripetere durante l'ascesa.
Al sesto km inizia uno sterrato di circa 12 chilometri che ti porta sull'aurelia dopo civitavecchia vicino all'incrocio per monteromano.
Ci giriamo tutti insieme e ripartiamo in salita: il problema è che non è per niente regolare-
All'inizio rampretta di 100 mt al 13%, poi un'altra di 200 mt al 14%, poi altri 300 mt. al 15% dove ciascuno prova delle belle senzazioni fuorisella.
Lo stesso fuori sella ti rimane in gola (e nelle gambe) quando becchi i 1300 mt al 16-17% con dei pezzettini anche più tosti.
Lì la bici di Paolo ha chiesto di essere riportata in negozio mentre immagino cristina in sollucchero che ripete "ci devo tornare, ci devo tornare.
Davanti Biciclista e Morbido andavano veloci come Pantani (per finirla prima) e io gli lasciavo prima della salita un paio di centinaio di metri per ripovare la velocità media del rampone.
Agilità aiutami tu: rispetto ai 9 all'ora dell'anno scorso, non scendevo sotto i dieci questa volta e cosi colmavo allo scollinamento la distanza che mi separava dai due ingarellatori.
Sbuffando come la locomotive del trentino arrivavamo al cimitero dove decidavamo di girare per far compagnia alla magica coppia aciliana mentre Biciclista mi confessava, in lacrime, di aver usato il 39/27 per poter scollinare.
Ad Allumiere il trenino ripartiva fino a Tolfa per la tanto sospirata sosta a base di caffellatte e succo di mirtillo ch,e come d'uopo, veniva pagato da Paolo e la sua bici nuova mentre già vinicio e morbido non essendo abituati alla fermata ciclistica scalpitavano accampando freddate, figli che piangevano a casa e quant'altro.
Tant'è la sosta è sacra come l'amicizia e deve essere rispettata.
Al bar arrivavano Carmine Basta della nuova squadra postata da randoM in altro topic e il "cannibale" del turbike.
Da "antipatico" qual'è mi chiedeva di un altro del suo livello: Nik.
Rispondevo con sicurezza che in quel preciso istante era a Talocci sui pedali col 53, sicuro di non sbagliarmi!
Biciclista e Vinicio scendevano per Santa Severa, mentre noi quattro giù in discesa verso Rota e poi Manziana dove Morbido che da lontano vedeva la sua macchina parcheggiata non disdegnava di mostrare il suo splendido stato di forma (non per niente si allena su un Tacx Flow 1680) con andature abbastanza antipatiche.
A Manziana restavamo in tre, tutti verdi, piccola parte di un grande cuore che batteva all'unisono per quelli in bici ma soprattutto per quelli appiedati.
Trenino di trenta chilometri superando Bracciano due e la settevene palo fino a cerveteri ( e chi esce domani...) con il vento che anche in discesa ti costringeva a pedalare.
Infine a Ladispoli stanco ma felice di vedere nei sorrisi di Paolo e Cristina i segni, positivi, della passata mattinata insieme.
per me 113 km, 1780 mt disl. 24,6 la vel media, 143 i battiti medi e 91 le rpm.