sabato 19/6 monti cimini
Puntuale ( 20 min prima) mi presento al bar di manziana ma, ovviamente, fausto "astino" ancora non c'è.
Mi incammino verso oriolo e dopo dieci minuti eccolo apparire identico alle foto di max, è lui, non ci si può sbagliare: 1,93 x 93 kg e bici rossa...
Saluti e lemme lemme superiamo oriolo, giriamo per bassano romano, scendiamo per qualche km ed ecco Daniele "morbido" arrivare con Luigi del GS Esercito, 55enne, 62 chiletti scarsi, tutta l'aria del grimpeur de montagna (si capisce dalla sella poco consumata...).
Ripartiamo per vico matrino, indi il lago di vico, giù verso l'acqua, poi a sinistra per il passo dei cimini che l'esperto del luogo (daniele) chiama "la vite". qui gli scalatori accendono i motori ausiliari e accenttano di buon grado l'invito della pendenza (sempre con l'occhio agli alberi per vedere quando spiana e fra un fiatone e l'altro al bellissimo lago. Astino, dal canto suo, abbassa le potenze, ingrana la ridotta e prende il suo passo, più lento ma sicuro.
Al passo dei cimini l'indigeno decide di girare a destra verso la strada di montagna (monte antenne) senza scendere a s. martino.
In vista del GPM (segnato in bianco sulla strada) ci sorpassa un essere mitologico (metà locomotiva di Stephenson e metà toro di Bugs Bunny): è astino che sbuffando e tirando fumo dalle orecchie beffa gli scalatori e passa per primo.
Per capitalizzare il risultato al bivio successivo scende per la cimina e torna verso casa (ha ospiti) mentre noi ci inoltriamo nella panoramica del paradiso: una stradina, accidentata all'inizio, che attaccata alla montagna offre scorci di vedute bellissime: la stessa ci porta fino a Soriano al cimino dove non saprei dire se più bello è il maestoso castello degli orsini in cima, la piazzetta con l'acciottolato o la magica fontana con l'acqua a cascata.
Bellissime immagini che spariscono con l'inizio dell'ascesa alla faggeta dove Daniele ( che di morbido ha solo il nikname e lo sguardo) inizia a menare ignoranti pedalate montanare che le mie marine 85 pedalate al minuto riescono a stento a seguire.
Così fino alla faggeta con gli ultimi 2 km duri e puri: quì luigi (l'anziano
del gruppo) segue come un ombra che neanche con la fiamma ossidrica lo stacchi.
Mezzi cotti, mezzi delusi dal bar chiuso ( ma il ristorante aperto) scendiamo giù: sosta bar furgoncino al bivio s.martino-cimina per ronciglione ( caffè pagato da morbido che mi son dimenticato di ringraziare) e poi finalmente discesa fino al paese, a destra per sutri e infine per bassano: giro turistico per il paese (c'è un gradino da evitare dicono gli autoctoni), ma intanto i km si fanno sentire.
Li saluto e mi incammino per oriolo, finalmente posso andare piano...ma sono del 12,30 e la macchina a manziana dista solo 15 km: andiamo giuseppe, l'ultimo sforzo.
ah, che bello il sedile della macchina, ma guarda stasera a manziana c'è la sagra del calamaro fritto, ma dove li pescano nei castagneti?
per me 125 km, 2130 mt di dislivello e 25,8 di media e domani speriamo che piova, così sto a casa a leccarmi le ferite.
@Aramis: facevi un cenno ieri sera ti svegliavamo con il caffe a letto
non mancheranno altre occasioni...
saluti