Carissimi, forse vi sarete chiesti che fine ho fatto, ma anche se non ve lo siete chiesti, ve lo racconto lo stesso
Bene, mentre cercavo di accumulare un minimo di allenamento che mi consentisse di uscire con voi quando fate scarico, sono incappato in una "impresa" come nemmeno avrei sognato! Ieri, al mio primo giorno dolomitico, forse impressionato dal giro d'Italia o forse più da Max e SID, sono partito dalla Val Pusteria in direzione lago di Misurina per un giro test della condizione (scarsa). Arrivato sul posto, ti incrocio un paio di allegri gruppi che si dirigevano verso le tre cime e li, tanto inaspettato quanto rapido, mi si è insinuato il tarlo di seguirli. Come un suicida prima dell'estremo gesto, ho mandato un ultimo messaggio ad un collega comunicandogli le mie intenzioni, il collega dimostratosi un amico, subito cercava di farmi desistere, ma ormai era tardi. Presa la ruota di un attempato ciclista, affrontavo baldanzoso la prima discesa prima del casello salutando in sorpasso il mio compagno, ma ahimè già alla salita successiva i dubbi mi assalivano violenti costringendomi ad una sosta.Fortuna l'iPhone mi traeva d'impaccio facendomi improvvisare fotografo di margherite e vegetazione varia mentre l'attempato con l'aria di chi la sa lunga, mi passava sorridendo. Non mi perdevo però d'animo e continuavo l'inseguimento. La mia caparbietà veniva premiata poco dopo quando l'attempato fingeva con maestria una improrogabile minzione; di nuovo in testa, cercavo di trovare il mio ritmo, cosa presto rivelatasi impossibile con quell'alternarsi di tornanti e strappi sino al 18%!!!! che mi troncavano il respiro. Di nuovo ansimante sul ciglio della strada, venivo superato dall'attempato che mi incoraggiava:"adesso viene il bello..."ancora non domo mi riportavo all'inseguimento dell'attempato che lento, ma inesorabile, si inerpicava su quei muri come l'uomo ragno! Presto la fatica disumana annebbiava la mia mente facendomi galleggiare in uno stato pseudo mistico in cui considerazioni sulla potenza della natura si alternavano a più terrene necessità come il fare testamento. Giunto in vista del rifugio Auronzo, apparsomi come il paradiso tra le nuvole, mentre l'attempato ripiombava giù veloce come il fulmine, mi fermavo per raccogliere le ultime forze, spremere le borracce, trangugiare le ultime merendine e ripartire verso la meta...Ragazzi, non sarei più sceso...lassù, in mezzo alle cime innevate, mi è sembrato proprio di aver conquistato il tetto del mondo! 
Ci vediamo presto, spero, sulle strade di casa!
)) mi hai ricordato come ero io al blockhouse , prima morente 
ma poi felice di essere arrivata in cima 
con i miei compagni che mi tenevano sotto controllo da lontano 
