sono senza parole
)) oggi forse riprendo la bici
Giunti al termine di questa lunga ed intensa fase fredda, tiriamo le somme e cerchiamo di capire cosa è successo. Quanta neve è caduta? Quanto ha fatto freddo? Perchè a Foligno città è nevicato molto meno che nelle altre zone dell’Umbria?
Partiamo da quest’ultima domanda, che senz’altro incuriosisce molti di coloro che tutti i giorni seguono il nostro sito. A Foligno città non è nevicato perchè, semplicemente, i vari minimi di pressione innescati dall’aria gelida si sono sempre, in un modo o nell’altro, posizionati in maniera sfavorevole per la nostra città . Mercoledì 1 Febbraio il minimo era sul Tirreno settentrionale: il richiamo caldo ad esso associato ha fatto sì che la pioggia scendesse su Foligno, a tratti mista a neve, con circa 1° di temperatura sopra zero.
Venerdì 3 Febbraio e venerdì 10 Febbraio i minimi, entrambi al largo delle coste laziali, innescavano correnti molto intense da nord-est, che a causa dell’Appennino perdevano tutta la loro umidità lungo il versante sopravento (marche), e giungevano “phoenizzati” su Foligno: risultato, aria secca e temperature molto meno fredde che altrove, quindi niente neve.
Sabato 11 Febbraio, quando un po’ tutti ci aspettavamo una bella nevicata, il nucleo “buono” si è sfogato 30km più a nord, colpendo la zona di Perugia, dove sono caduti circa 20cm di neve anche in pianura.
Insomma… una vera iella per tutti i folignati (e spellani) amanti della neve. Mentre città storicamente molto meno nevose come Orvieto, Terni, persino Roma, contano a decine i centimetri caduti, a Foligno l’accumulo totale è stimabile intorno ai 6/7 cm in ben 3 differenti episodi. Insomma, un’inezia. Per essere ancora più chiari, alleghiamo l’immagine satellitare che mostra il centro Italia quasi totalmente coperto di neve, e la sola chiazza della Valle Umbra centrale priva di manto bianco.
Le freccine arancioni indicano proprio la direzione dei venti di caduta dall’Appennino, che hanno penalizzato Foligno e la zona di Collazzone (media valle del Tevere), sottovento ai Monti Martani.
Ovviamente la stessa ventilazione è alla base del “mancato freddo” notturno. Zone come Spoleto, ma anche conca ternana e perugino, già stanotte hanno registrato minime di -5/-10, complice anche l’effetto albedo derivato dall’innevamento presente. A Foligno l’assenza di neve e la forte ventilazione hanno limitato la dispersione del calore, e le minime non sono scese al di sotto dei -2°. Tali valori sono comunque destinati a scendere nei prossimi giorni con l’attenuarsi della tramontana. Foligno potrebbe scendere a -5/-8 in campagna, Colfiorito a -15°, gli altopiani a -20.
L’ondata di freddo ha però avuto molto effetto sui valori massimi, se pensiamo che questi primi 12 giorni di Febbraio hanno registrato solamente +3° come media, a fronte dei circa 9° previsti. Siamo quindi ben 6 gradi sotto la media del periodo. I prossimi giorni, come detto, ci attendiamo un aumento dei valori massimi, ed un forte calo di quelli minimi, specialmente quando il vento si calmerà .
Ed ora veniamo alla neve ed alla montagna: Colfiorito, ed in generale tutta la montagna Folignate, hanno vissuto 10 giorni di bufera pressochè continua. Gli accumuli variano dagli 0cm dei punti “ventati” agli oltre 3 metri degli accumuli eolici. In media, comunque, nelle zone riparate dal vento, si sono accumulati 70/80 centimetri di neve fresca. Un bottino davvero prezioso, specialmente perchè la neve, il cui scioglimento è lento e graduale, viene bene assorbita da terreni e falde acquifere. Di acqua c’è sempre un grande bisogno.
Un cenno anche alla situazione italiana: niente da dire, questi primi 10 giorni di Febbraio passeranno alla storia. Accumuli mostruosi si sono registrati dall’Emilia al Molise, con punte di oltre 3 metri nel cesenate e nell’urbinate (Urbino è una città letteralmente sommersa di neve). E’ nevicato a più riprese a Roma e nel litorale laziale (Civitavecchia), nel frusinate e a Grosseto, perfino a Napoli. Insomma, se non si può parlare di nuovo 1956, sicuramente il febbraio 2012 entra di diritto nei 5 mesi più nevosi della storia recente. E attenzione, perchè col sereno delle prossime notti i valori termici minimi localmente toccheranno punte record.
buona lettura
un abbraccio
cipollina