Ce l'ho fatta!!!!
sveglia alle 6:30, mi lavo, mi vesto, chiudo la borsa, salto la colazione ed alle 7:00 mi dirigo all'aeroporto. Arrivo con un poco di anticipo così ho anche il tempo di fare colazione, leggere la posta con il mio palmare e guardarmi intorno. Mi sento bene, ho un’insolita sensazione di benessere. In genere al mattino, ho sempre la testa affollata da mille cose che cercano, tutte insieme, di rovinarmi la giornata, ma stamattina, ho la mente libera. Bella sensazione ma da dove nasce? Boh! Smetto di pensarci ed intanto sono già all’aeroporto. Anche il traffico è stato Clemente oggi (ancora!?). I sedili dell'aeroporto di Linate sono comodi, le ampie vetrate lasciano passare tutta la luce del mattino ed io mi rilasso pensando che ho fatto tutto quello che dovevo ed ora non mi resta altro da fare se non attendere l'imbarco che arriva puntuale alle 9:00! Alle 9:30 decollo come da orario previsto (non ci posso credere!! non sarà che il pilota va in bici pure lui?). L'atterraggio a Fiumicino mi è sembrato particolarmente morbido. Adesso che ci rifletto, mi rendo conto che ogni volta che atterro a Fiumicino ho la stessa sensazione, mentre a Linate provo esattamente il contrario. Probabilmente è perché atterrare a Fiumicino, per me, significa tornare a casa e questo mi fa sentire più a mio agio. Evidentemente è il mio animo che atterra più dolcemente. Alle 11:30, puntualissimo, Arrivo dal Cliente (un figurone!). Me la sbrigo in 45 minuti ed alle 12:15 riparto per casa ripassando mentalmente le cose da fare. Non sono molte ma tutte si debbono incastrare alla perfezione, altrimenti, salta l'uscita, il vero obiettivo della giornata!!!!!! A casa non c’è nessuno, I ragazzi all’Università e mia moglie al lavoro. Improvviso, un brivido lungo la schiena. Le chiavi di casa!!! E adesso come entro? In un istante mi ricordo che uscendo di casa, Lunedì mattina, mi sono portato dietro, per errore, il mazzo di chiavi che di solito lascio sopra la mensola del camino. L’occhio va subito alla tasca laterale della mia auto che era rimasta parcheggiata in aeroporto per tre giorni. Intravedo il portachiavi, sono salvo, che c…! tutto è ancora possibile. Scarico il poco bagaglio, entro in casa che sono quasi le 13:00. Mi accorgo di non aver mangiato quasi niente a parte il cappuccino ed il cornetto della colazione. Non posso uscire a stomaco completamente vuoto, debbo mangiare qualcosa ed un piccolo panino al prosciutto è quello che ci vuole. Sbrigo subito la pratica alimentare e poi inizio a vestirmi. Controllo la bici, gonfio i tubolari, un ultimo controllo alla strumentazione di bordo ed alle 13:25 sono in strada!!!! Ragazzi tutto ha funzionato come un orologio svizzero. Ci deve essere qualcosa che mi sfugge. Come mai niente intoppi, contrattempi, niente telefonate dell’ultimo momento. Ancora una volta, la mente fugge e torna farmi sentire il vento in faccia. Sono in perfetto orario ed allora mi dico che, dato che Massimo di solito si prende i suoi dieci minuti, allora sono in anticipo. Vado a casa sua e partiamo da li. L’uscita è piacevole, Max è, come al solito, allegro e disponibile e sa sempre esattamente cosa fare. Ma come fa? Mah, per fortuna che c’è lui, penso, e mi metto tranquillo alla sua ruota. al campo sportivo di Morlupo, ci uniamo a Paolo l’Avvocato ed insieme proseguiamo di buona lena. Poco prima di Capena, arriva anche Augusto (Comparetto) che ci è venuto incontro. Bene la formazione è fatta siamo in quattro, si va. L’andatura non è proprio turistica. Io ho bisogno di un’oretta per rompere il fiato. All’inizio della salita di Nazzano ci arriviamo con 30Km/h di media, Certo fin lì è quasi tutta discesa e pianura!! Comunque, faccio la salita lentamente ma con il rapportone. Provo la gamba. Mhhhh!! Mi sento bene. Saliamo tutti insieme chiacchierando mentre Augusto fa i conti di quanto tempo gli ci vuole per arrivare a casa. Ha un impegno alle 16:30 e non vuole fare tardi. Vorrebbe accorciare ma Max lo convince a proseguire. Allo scollinamento, all’altezza del bivio della civitellese, abbiamo percorso 4,15 Km di salita in 13:24. In cima alla salita la media totale è di 27Km/h. Stà andando tutto bene. Il nuvolone che ci aveva allarmato alla partenza è svanito e con lui sembra svanita anche la fatica. Mhhh, continuo a sentirmi bene, ma che giornata è? Buona di sicuro, per il resto vediamo. Dal bivio di Nazzano, verso Ponzano, facciamo un pò di ritmo e percorriamo il tratto, fino ai piedi della salita di S.Oreste a 35Km/h di media. Massimo decide che il percoso da fare, per salire in cima, deve essere quello classico che parte dal ‘ponticello’. Bene, se non fosse che parte subito con una rampa di 200 mt al 15%! Oramai ogni metro di strada ha i ricordi di tutti stampati ai bordi e ciascuno ha sempre qualcosa da raccontare. E’ un modo per farsi forza quando si ha di fronte un tratto duro, serve per rincuorarsi, per ricordarsi che quella strada l’abbiamo già fatta e che quindi possiamo farla ancora una volta. Non sfuggiamo al rito e continuiamo a chiacchierare. Però, poi, arriva la salita vera. Inizia con 1 Km dove la pendenza non scende mai sotto al 10% con tratti al 17%. Adesso si parla molto meno. Io e Max saliamo agili di passo regolare. Poco dietro Paolo ed Augusto non si lasciano impressionare più di tanto. Passato il primo tratto, la strada spiana. Si fa per dire, perché si viaggia tra il 7 ed il 10%, comunque la gamba sembra più leggera ed io vado senza fatica (!). Io e Max continuiamo a chiacchierare e lui, guardando dietro e non vedendo più nessuno mi fa notare che forse non siamo andati proprio ‘ a spasso’. Sarà vero, ma non ho fatto più di tanto fatica. Mi sa che devo fare un corso di autostima. Possibile che vado più forte di quanto credo? Oggi mi sembra un giorno particolare. Ma che sarà ? Boh!! Poi ci penso. Intanto riprende la salita dura. Adesso siamo nella fatidica doppia ‘S’ della salita di S.Oreste. 300 mt di strada con punte al 18%. La faccio sui pedali con Max sempre al mio fianco. Intanto penso ai compagni dietro e ad Augusto che non l’ha mai fatta. La strada spiana (8%-10%) e poi scende ancora al 2,5% per circa 1 K. Poi il tratto finale di 1,5Km al 7%. Con Max commentiamo che, nell’ultimo tratto di circa 2Km di salita, si dovrebbe mettere il rapportone e ‘menare’ fino in cima. Ma questo serve se si deve vincere la cronoscalata, invece oggi, niente gara. L’uscita è bella così, con la fatica giusta, il sole ed il bel pomeriggio. In cima il mio Polar dice che abbiamo percorso 8,35Km in 30:21. La pendenza media è bassa, solo 4,6% ma non fatevi ingannare, è una salita che può tagliare come un rasoio! Ci fermiamo alla fontana di S.Oreste, ed aspettiamo i compagni d’avventura. Il primo ad arrivare in cima è Paolo a circa 3 minuti e subito dopo Augusto. Le facce sono tranquille. Beviamo, mangiamo qualcosa (una zolletta di parmigiano, per me, è il massimo) e poi ci buttiamo a capofitto in discesa fino a raggiungere la Via Flaminia. Siamo in perfetto orario. Alle 15:45 circa siamo a Rignano Flaminio. Oggi è proprio il giorno della puntualità . Non capitava da tempo, è proprio un giorno speciale, debbo ricordarmelo. Mentre ci penso… BUUUM! Che succede? Acc.!. Ho rotto un raggio della ruota posteriore. Le Bora sono ruote fantastiche, grande rigidità , leggerezza e scorrevolezza, ma se rompi un raggio, rischi di doverti fermare ad aspettare il ‘carro scopa’. Guardo la ruota, è svergolata ma gira ancora. Apro al volo la leva del freno per allargare i pattini e decido di proseguire. E che diamine! non stiamo mica correndo una Granfondo! Max mi urla di fermarmi e di controllare. Lo faccio anche perché se è vero che lui è ‘Il Generale’, come si potrebbe mai disobbedirgli? Allentiamo ancora un poco il freno e dopo aver verificato lo scorrimento libero della ruota, ripartiamo. Ancora una volta mi è andata bene! Fosse sempre così! Mancano circa 10 Km all’arrivo ma ce la posso fare. Al bivio della Campagnanese, Max e Paolo decidono di allungare il percorso mentre io, scortato da Augusto, non posso fare altro che proseguire. Oggi è andato tutto bene, inutile rischiare di più sfidando oltremodo la buona sorte. Passiamo Morlupo con il solito ingorgo all’incrocio e poi ultima erta finale (si fa per dire!) ed eccoci a Castelnuovo di Porto al punto esatto di partenza. Saluto Augusto e mi fermo davanti al cancello di casa. Sono circa le 16:10, aspetta un attimo mi dico, sei andato in giro tutto il giorno con questa sensazione addosso come se fosse un giorno diverso dagli altri. Il traffico che non c’è, l’aeroporto, l’atterraggio tranquillo, la puntualità , le chiavi, la fatica che non si sente, la ruota che salta ma che ti porta a casa. C’è stato di tutto un pò in questo giorno, ma niente ha rallentato il corso degli eventi. Tutto è andato come doveva andare! Bene! Devi ricordartelo sul serio, segnalo nel calendario… oggi è il 26 Marzo… me lo ricordo… ma certo che me lo ricordo… anzi sono 52 anni che me lo ricordo... oggi è il mio Compleanno!!! Auguri Roberto. Grazie Teamax.
I dati del mio Polar:
Distanza.67,7 km
Velocità media: 25,9 Km/h
Cadenza :80/128
Salita: 1050 mt
Durata: 2:37:23
FC: 123/165