La cronometro e' una gara difficile da correre, anzi la piu' difficile di tutte. Quando corri in gruppo, in qualche modo, riesci sempre a cavartela. Puoi fare la corsa su un corridore, sfruttare la scia o gli aiuti dei compagni... Nelle gare contro il tempo, invece, sei solo, nessuno ti puo' dare una mano, solo l'esperienza ti puo' aiutare. Devi conoscerti alla perfezione per impostare il giusto ritmo e mantenerlo fino all'arrivo. Una gara in linea e' piu' difficile da interpretare tatticamente, perche' ci sono piu' variabili, ma lo e' molto di meno dal punto di vista psico - fisico. Per ottenere un buon risultato a cronometro bisogna essere al massimo della forma, avere la testa per resistere alla fatica e conoscersi perfettamente per regolare lo sforzo in modo di arrivare ad avere dato tutto sulla linea del traguardo, non un metro prima, non un metro dopo. Per questo il cardio puo' essere un valido aiuto, purche' conosciate i vostri valori. IL RISCALDAMENTO Una buona gara comincia dal riscaldamento che, per i cicloamatori, puo' iniziare mezz'ora prima del via. Si comincia a pedalare in agilita' per arrivare a fare qualche minuto "a tutta". Il riscaldamento deve finire il piu' vicino possibile al momento della partenza. Attenzione a non farvi cogliere di sorpresa e arrivare tardi sulla rampa di partenza. Capita anche ai professionisti di sbagliare i conti, cosi' il tempo va e la gara e' compromessa. Per questa fase anche i rulli possono andare bene, perche' vi permettono di rimanere vicino alla partenza. LA GARA Per spiegare come correre una crono, alcuni ciclisti dicono: "La gara si divide in tre parti. La partenza deve essere forte, nel tratto intermedio bisogna andare fortissimo, il finale deve essere "a tutta". Scherzi a parte, i primi momenti dopo il via sono determinanti. Bisogna trovare subito la giusta pedalata, per poi andare regolari. Se una gara e' molto corta, come per esempio un prologo o una distanza simile, si deve sparare tutto subito, senza stare troppo a guardare il cardio. Se invece la gara e' piu' lunga, l'ideale e' pedalare costantemente attorno a valori il piu' vicino possibile alla soglia anaerobica, senza pero' mai superarla se non in vista del traguardo. Il migliore metodo per stabilire la vostra soglia anaerobica e' quello di sottoporvi a uno specifico test, che puo' essere fatto in pista o in laboratorio. Un calcolo empirico, per stabilire questo dato, e' quello di togliere il 5 per cento alla vostra frequenza cardiaca massima (220 - eta'). Esempio per un cicloamatore di 40 anni: 220 - 40= 180 (Fc max); 180 - 9 (valore che corrisponde al 5 per cento di 180)= 171 battiti al minuto. Fate attenzione anche a non usare rapporti troppo duri: vi "inacidite". Un altro errore e' quello di continuare ad alzarsi sui pedali e scattare per rilanciare l'azione. La cadenza di pedalata deve rimanere - quanto piu' possibile - omogenea, a meno che non dobbiate affrontare una salita o una discesa. LA CRONOCOPPIE Se dovete affrontare una crono a coppie, bisogna dare i cambi abbastanza lunghi, ogni 200 - 300 metri circa, altrimenti si e' sempre al vento e non si riesce mai a recuperare. Attenzione a non cambiare mai prima di una curva. I problemi sono due: il primo e' che chi va in testa a tirare non veda la curva in tempo e vada lungo con rischio di cadere; il secondo e' la sicura perdita di ritmo. Poi bisogna sfruttare il piu' forte, facendolo tirare maggiormente, circa un centinaio di metri in piu' per ogni cambio. Se si e' il piu' forte, bisogna ricordarsi che quello con voi e' il compagno e non l'avversario. Non dovete massacrarlo, anche perche' il tempo viene preso sulla ruota anteriore del secondo corridore. Nella borraccia di un corridore, impegnato in una cronometro, di segreti non ce ne sono. E nemmeno di trucchi. In questo genere di gara ci si porta solo l'acqua, pura e senza alcuna aggiunta. Lo sforzo fa asciugare cosi' tanto la bocca che il corridore talvolta ha bisogno di bagnarsela. Ma data la brevita' dell'impegno, non serve alcun genere di reintegro immediato. Soltanto se la giornata e' particolarmente calda, come puo' succedere solo in piena estate, si possono aggiungere sali minerali, ma non sono indispensabili. Se la gara e' molto breve, sotto i 10 - 15 minuti, addirittura non serve neanche l'acqua. Le cronometro bisogna prepararle molto bene, ma una volta preso il via, il corridore deve pensare solo a spingere "a tutta". Ha invece una maggiore importanza la reintegrazione al termine dello sforzo, soprattutto se il giorno dopo bisogna affrontare un'altra fatica o se, per un cicloamatore, la giornata prosegue con un viaggio in auto o la normale attivita' lavorativa. In questo caso bisogna mangiare sostanze alcalinizzanti, che aiutino a eliminare l'acido lattico. Per questo, l'ideale, un'ora dopo l'arrivo, e' una bella macedonia di frutta fresca.
_________________ Essere forti per essere utili.. (G. Hébert)
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