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Come affrontare una granfondo II parte - la manutenzione mec

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MessaggioInviato: mercoledì 15 settembre 2010, 19:39 
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articolo tratto da vari testi del settore ciclistico

All'inizio della stagione, seduti a tavola con i nostri compagni di fatica o durante una delle nostre uscite invernali, viene di solito pianificata la partecipazione a qualcuna delle varie granfondo del calendario. Dopodiché occorre una buona preparazione atletica, alimentazione, visite mediche, tesseramento, abbigliamento... tutto per cercare d'affrontare una granfondo nelle migliori condizioni possibili, ma talvolta l'obbiettivo fallisce. Come mai? Ci siamo dimenticati di mettere a posto la bicicletta.
Purtroppo devo dire che questa è una cosa che succede spesso. Tutti i ciclisti dedicano una speciale attenzione alle varie fasi da compiere per potere affrontare una manifestazione di questo tipo, ma alla bicicletta non sempre viene dedicata la necessaria attenzione. Nel corso degli ultimi anni ho avuto occasione di presenziare diverse manifestazioni, dove ho sempre trovato ciclisti che pretendevano affrontare i percorsi più impegnativi con dei mezzi che non erano all'altezza della situazione. A qualcuno di loro è andata bene, altri invece, hanno visto come tutta la loro voglia di ben figurare finiva con il primo problema meccanico.
Esiste l'imprevisto, che in quanto tale non è prevedibile, ma posso affermare che il 70 % dei casi sono dovuti ad una inadeguata manutenzione della bicicletta. Talvolta è possibile ridurre il fattore di rischio, seguendo le varie indicazioni che ci danno gli organizzatori o prestando una maggiore attenzione alla strada durante la manifestazione. Fretta e frenesia non sono buoni compagni di fuga: meglio se li lasciamo alla partenza.
E' necessario fare una manutenzione periodica della bicicletta per prevenire molti dei problemi che emergono durante le nostre uscite. Certe operazioni devono essere effettuate da personale qualificato, quindi portate periodicamente la vostra bicicletta dal meccanico. Altre operazioni invece possono essere eseguite da voi stessi. Esse non sono altro che operazioni di controllo dello stato della vostra bicicletta, che vi aiuteranno a capire quando dovete portare la bicicletta dal vostro meccanico. Alcune delle operazioni sono queste:

CONTROLLI ED INTERVENTI PERIODICI

Dopo ogni uscita
Controllare lo stato di consumo dei pattini, delle coperture, delle tacchette sotto le scarpe, centraggio delle ruote e la registrazione dei freni.

Ogni 200 Km
Pulire e lubrificare la catena.

Ogni 4/5000 Km (dal meccanico)
Smontare, pulire, controllare e ingrassare la serie sterzo, i mozzi e i pedali.
Sostituire i cavi dei freni e i cavi dei comandi cambio e deragliatore.

Dopo ogni lavaggio o uscita con la pioggia
Pulire e ingrassare la catena.
Lubrificare tutte le parti articolate (cambio, deragliatore, freni ecc...).

Ogni inverno (dal meccanico)
Sostituire i cavi e le guaine dei freni, cambio e deragliatore, sostituire i pattini freni.
Controllare tutti i cuscinetti.

I periodi e chilometraggi sono indicativi e andranno modificati in funzione dell'intensità della vostra attività (esempio: agonismo).

Oltre a seguire queste indicazioni, che certamente contribuiranno a prevenire i vari problemi, bisogna realizzare un'accurata scelta del materiale da utilizzare in una granfondo. Una scelta sbagliata di un determinato tipo di materiale o, come frequentemente succede, sbagliare nella scelta dei rapporti, può fare della vostra uscita un calvario. Studiate bene i percorsi e le altimetrie, e soprattutto non sopravvalutate le vostre possibilità. Meglio portare qualche dente in più sul pacco pignoni che affrontare una salita con dei rapporti impossibili. C'è gente ostinata che non vuole sapere niente dei pignoni da 26 o da 28 denti o addirittura della tripla, ma poi li troviamo a piedi sulle salite.
La scelta delle gomme è anch'essa importantissima. Le strade da percorrere alle granfondo non sono proprio delle autostrade: vale la pena di spendere qualche lira in più in un buon paio di pneumatici. Evitate partire con dei pneumatici usurati che sicuramente vi creeranno dei problemi, oltre a compromettere la vostra sicurezza. Se dovete percorrere strade di montagna, attenti alla pressione dei pneumatici: non gonfiarli oltre la pressione indicata dal costruttore. Tenete conto che in discesa per effetto della frenata il cerchio si riscalda, quindi aumentando la sua temperatura aumenta anche quella del cerchio e la pressione del pneumatico. Le conseguenze sono dei pneumatici che scoppiano, tubolari che si girano sul cerchio e raggi che si rompono.
Dato per scontato che in caso di foratura bisogna portare l'attrezzatura adeguata: due camere d'aria (attenti alla lunghezza delle valvole), delle leve ed una pompa o delle bombolette di CO2 con l'apposito adattatore.

Tutto quanto sopra descritto serve per prevenire e diminuire il fattore rischio. Quello che dovrà succedere accadrà, ma sono certo che se seguite queste indicazioni il rischio sarà minimo.

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grande marco
è sempre bene ricordare soprattutto i kmetraggi da rispettare x le varie manutenzioni

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ricordare a molti di montare il 28 o la compact :lol: :lol: :lol:

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seven, dimmi se vado bene:
pattini: mai cambiati
coperture: la vecchia bici le stesse da 14 anni, la nuova 8000 km (poi ho preso una buca e si sono spiattellati da soli, forse per stanchezza)
tacchette: si sono consumate e ho fatto il passo costalunga con un piede!
ruote: ho cambiato 5 raggi tutti assieme e l'anteriore è diventata zoppa.
freni: fischiano come disperati ad ogni discesa ripida.
catena: pulizia una volta l'anno a fine agosto per fine esercizio per 6000 km medi
sotituzioni: la bici tutta assieme ogni 15 anni
pioggia: non prevista
lavaggio: solo la schiuma dei monitor sul telaio
inverno: sosta dentro l'armadio

Di tanto in tanto, però, le lancio una forma di marmellata di mele cotogne e non si lamenta più.

Che dici, sul tratto Ladispoli-Santa Severa mi posso avventurare?


p.s.: ora che ci penso, la bici di morbido non se la deve passare granchè meglio :lol: :lol:

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Nel suono della campana del tempio di Gion, vi è l'eco dell'impermanenza di tutte le cose. Anche i coraggiosi alla fine purtroppo spariscono, in tutto uguali a polvere di fronte al vento.
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@capitano
con le tue mele cotogne ....fai camminare anche i treni :lol: :lol: :lol:

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MessaggioInviato: giovedì 16 settembre 2010, 13:07 
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Capitano ha scritto:
seven, dimmi se vado bene:
pattini: mai cambiati
coperture: la vecchia bici le stesse da 14 anni, la nuova 8000 km (poi ho preso una buca e si sono spiattellati da soli, forse per stanchezza)
tacchette: si sono consumate e ho fatto il passo costalunga con un piede!
ruote: ho cambiato 5 raggi tutti assieme e l'anteriore è diventata zoppa.
freni: fischiano come disperati ad ogni discesa ripida.
catena: pulizia una volta l'anno a fine agosto per fine esercizio per 6000 km medi
sotituzioni: la bici tutta assieme ogni 15 anni
pioggia: non prevista
lavaggio: solo la schiuma dei monitor sul telaio
inverno: sosta dentro l'armadio

Di tanto in tanto, però, le lancio una forma di marmellata di mele cotogne e non si lamenta più.

Che dici, sul tratto Ladispoli-Santa Severa mi posso avventurare?


p.s.: ora che ci penso, la bici di morbido non se la deve passare granchè meglio :lol: :lol:

Capitano mi hai fatto fare proprio una bella risata :)
Ad ogni punto che leggevo mi ci ritrovavo in pieno...finche' non ho visto la citazione diretta!

Si lo ammetto, il mio concetto di manutenzione (rottura->meccanico->impicci vari) non e' il massimo ...


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MessaggioInviato: giovedì 16 settembre 2010, 17:55 
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ricordatevi di lavare spesso la bici


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MessaggioInviato: giovedì 16 settembre 2010, 20:52 
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....in quel modo..........direi spesso e volentieri!!!!!!!!!!!!!!

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....max wagon sweep....poco wagon, molto sweep, sempre al max!!


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