4 maggio ’12
Terminillo
Lo so non lo dovevo fare Genera’!!! Ma la voglia era troppa, la giornata permetteva (neanche una nuvola), e era il mio giorno di riposo. Avevo voglia di fare la mia prima “impresetta” da principiante e allora ecco l’idea il mitico Terminillo in tutta la sua maestosità e soprattutto lunghezza
! Parto con la macchina, direzione Rieti e già il quadro a casa non si voleva accendere, la Punto mi guardava e diceva “ma nun starai a fa na cazzata???”.Non curante del consiglio da lei espressomi arrivo a Rieti poco prima del centro storico in un comodo parcheggio e lascio la macchina a riposo. Il tempo e’ meraviglioso e già dal parcheggio si vede la cima della montagna più alta del Lazio che domina su tutta Rieti con le sue vallate delimitate da piccole striscioline bianche! Mi dico:”mica sarà neve quella?”. Guardandolo questa volta e’ la mia coscienza che parla : “ma nun e’ che c’ha ragione la Punto?”. Basta pippe mentali mal che vada giro e torno indietro!!! Monto in sella e tutto sembra svanire! La felicità è troppa e lo stare li mi fa pensare a tutt’altro. Passo sopra il fiume velino (meraviglioso), continuo a salire e arrivo a Vazia.. beh.. tutto sommato pedalabile!! ma appena finito di pensarlo ecco “Lisciano” ed ecco la prima “alLisciata”
!La strada da li comincia a salire per una pendenza del 9% piu’ o meno e non molla piu’ assestandosi su quella pendenza (con punte dell’11%) per 6 km fino ad arrivare a “Pian di Rosce” dove spiana (4%) vado su con cadenza lenta, in primis per non mandare il cuore su e secondo perchè sinceramente me la voglio godere senza uccidermi. Dopo Pian di Rosce la strada si rimette su quella pendenza 9%(sembra quasi che qualcuno prima di farla abbia deciso che la strada non debba avere strattonate
e rimanere cosi sul pezzo), il tutto per altri 4/5 KM fino a Pian di Valli, arrivando così alle prime stazioni sciistiche di Campoforogna dove comincio a respirare l’aria della mia piccola impresa. E si perché più o meno so che sui 1600 metri ci dovrei stare e alla cima non manca molto e il duro più o meno è passato. La conifera lascia il posto al brullo e deserto paesaggio montano e il massiccio del Terminillo comincia a sorridermi
questa volta invece di terrorizzarmi
. E’ la mia prima montagna con la M maiuscola e l’emozione funge più di carbone per locomotiva. Aumento il passo perché da li in poi tutto sembra più controllabile potendo vedere la strada sopra di te in che direzione va e quanto sale non essendoci un albero. Alberi no!!! ma neve ancora si!!! ci sono dei mucchietti qua e la che aumentano man mano che si sale!! Un rifugio sulla mia sinistra (non ricordo il nome) mi dice pero’ che sto per raggiungere la cima e le pedalate decollano perche’ la paura di mettere la bicicletta dall’altra direzione (discesa) e mollare e’ andata via. Arrivo alla sella di leonessa con il cuore a 150 e con 75 RPM. Ci sono riuscito!!! Non potevo condividere la mia gioia con nessuno se non con me stesso… ma e’ bastato e avanzato… Non c’era nessuno in cima se non una macchina parcheggiata con un alpinista che si stava preparando per un escursione. Ma li c’ero io!!! Ed era questa la cosa piu’ importante. Due foto da solo per immortalare il momento ma il vento fischiava (mortacci sua se fischiava) quindi mantellina pesante, cambio guanti con quelli invernali e si riparte in una discesa che hockenaim ie fa na p..pa hihihihihih... mai sotto i 60 km/h con punte di 80 Km/H strada perfetta!!! BELLOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO.
una sosta a Campoforogna all'unico bar aperto per somministrare al mio corpo qualcosa di leggero 3 mt quadri de pizza con prosciutto e provolone succo d'arancia caffe' e 7 etti de crostata.. 13 euro (era mejo comprasse na quota der bar!)
Un po di numeri.
Temperatura a Rieti alla partenza 18°
Temperatura a Sella di Leonessa 8.5° ma con vento tagliente. In discesa le gambe si sono congelarte per 2 Km ma poi e' andata
Macchine incontrate 4
Ciclisti 1 che scendeva
Km 60
Dislivello 1495 mt
Un abbraccio a tutti Emiliano.