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http://canali.kataweb.it/kataweb-consumi/2010/10/11/in-bici-di-notte-obbligatorio-il-giubbino-catarifrangente/?ref=HRSN-2<br%20/>TRASPORTI E SICUREZZA
In bici di notte, obbligatorio il giubbino catarifrangente
Dal 12 ottobre in vigore le nuove norme del Codice della strada per circolare sulle due ruote dal tramonto all'alba sulle strade extraurbane o in galleria.
Chi non ha il gilet catarifrangente rischia una multa di 23 euro
Approfondimenti
TABELLA
Nuovo Codice della strada, cosa cambia
Scatta l’obbligo del giubbino catarifrangente per i ciclisti stabilito dal nuovo Codice della strada (legge 120/10). Da domani, 12 ottobre, chi si muove in bicicletta dovrà indossare un gilet analogo a quello che si usa per scendere dall'auto in sosta di emergenza (sono ammesse anche le bretelle), ma solo in alcuni casi: quando è buio (da mezz'ora dopo il tramonto a mezz'ora prima dell'alba), sulle strade extraurbane e in tutte le gallerie (anche in città ).
Sull'utilità di questo indumento non ci sono dubbi, visti gli altissimi rischi cui sono sottoposti i ciclisti. Chi va in bici, infatti, rischia di morire in un incidente sette volte di più rispetto a chi viaggia in auto. Secondo uno studio della 3M (multinanzionale specializzata in materiali rifrangenti), la migliore delle lampade per bici ha una luminosità di 50 lux per metro quadro, mentre la fascia grigia di un giubbino arriva a 330. Il che equivale a poter a essere avvistati a 200-250 metri di distanza, contro gli 80 scarsi del fanalino della bici.
Sarebbe quindi buona norma indossare il giubbino sempre, così come il caschetto che non è più obbligatorio nemmeno per i minori di 14 anni, ma è caldamente consigliabile per proteggere la testa negli impatti fino a 25 km, a fronte di una spesa media di una trentina di euro (meglio prendere sempre un modello omologato, con la sigla EN 1078 sull'etichetta del cinturino).
La sanzione per chi non indossa il giubbino e di 23 euro, che salgono a 38 sulle bici che consentono il trasporto di più persone (i cosiddetti risciò a pedali che si noleggiano nei centri storici di molte città e in varie località turistiche). Meglio scegliere indumenti con il marchio "CE", conformi alla norma tecnica EN 471. Da controllare sull'etichetta: il numero di volte in cui è possibile lavarlo senza che le rifrangenza si "spenga". Un dato importante, visto che i ciclisti indosseranno il giubbotto più degli automobilisti e in situazioni più esposte allo sporco. I prezzi variano da due a 15 euro. In alternativa si possono usare anche le bretelle riflettenti, che però sono meno visibili.
(11 Ottobre 2010)